Il ricovero in ambiente pediatrico va attuato in presenza di complicanze organiche prodotte dalla malnutrizione o dai meccanismi di controllo del peso attuati dalla persona affetta da DCA oppure a fronte di disturbi della condotta o aspetti psichici non gestibili ambulatorialmente.
In caso di complicanze organiche è ormai assodato che il ricovero pediatrico rivesta un ruolo essenziale per ridurre la mortalità associata a questi quadri clinici.
I fattori che devono far ipotizzare un ricovero ospedaliero sono molto importanti e spesso mal valutati nella loro importanza clinica. I principali indicatori sono riportati nella tabella sottostante ma ogni decisione riguardo al ricovero ospedaliero spetta al medico sulla base di valutazioni che possono prendere in considerazione anche altri fattori clinici e comportamentali.
INDICATORE PER IL RICOVERO | VALORE SOGLIA |
frequenza cardiaca | inferiore a 50 battiti al minuto |
Aritimia cardiaca | presente |
Tachicardia posturale (aumento della frequenza cardiaca in conseguenza di passaggio dalla posizione distesa a quella eretta) |
oltre 20 battiti al minuti di differenza |
pressione sanguigna | inferiore a 80\50 mmHg |
Ipotensione posturale (diminuzione della pressione in conseguenza di passaggio dalla posizione distesa a quella eretta |
oltre 20 mmHg di differenza |
Lunghezza del QTc all'elettrocardiogramma | QTc maggiore di 450 msec |
temperatura corporea | inferiore a 35.5°C |
Ipokaliemia (riduzione del potassio plasmatico) | presente |
neutropenia (diminuzione dei neutrofili nel sangue) | presente |
Peso inferiore all'atteso del 75% o rapida perdita di peso |
La Regione Veneto ha individuato la Pediatria di Portogruaro come un reparto "ad indirizzo disturbi del comportamento alimentari", recependo la necessità che gli utenti in età giovanile affetti da DCA abbiano trattamenti erogati in ambienti dedicati.
La pediatria di Portogruaro, diretta dal dr. Pier Giuseppe Flora, si trova al 5° piano del presidio ospedaliero di Portogruaro ed è dotato di 10 posti letto.
Per quanto riguarda il trattamento dei DCA, il reparto garantisce:
la cura delle complicanze organiche secondarie alla malnutrizione, alla disidratazione ed alle condotte di compenso che i ragazzi presentano;
l'inizio della riabilitazione del DCA, attuata con il modello RPP Riabilitazione Psiconutrizionale Progressiva, in un contesto protetto e con la presenza degli operatori della casadellefarfalle;
la possibilità di un rapido inquadramento diagnostico del DCA nel corso di un breve ricovero.
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Tutta la modulistica relativa alle domande di frequenza volontaria presso il centro DCA è visionabile e scaricabile cliccando qui.
I frequentatori sono tenuti a rispettare il regolamento sulla privacy adottato dalla Azienda. Scarica il documento sulla privacy.
Si raccomanda di non compilare e inviare documentazione prima di aver avuto la autorizzazione al tirocinio da parte del responsabile.
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L’ambulatorio per il Disturbo dell’Alimentazione Incontrollata (DAI) si occupa della diagnosi e trattamento dei disturbi alimentari caratterizzati da perdita di controllo sull’introito alimentare, in assenza di metodi compensatori. Oltre al DAI propriamente detto, l’ambulatorio si dedica anche ad altri Disturbi alimentari affini al DAI, quali la sindrome dei mangiatori notturni (Night Eating Syndrome o NES), l’alimentazione emozionale (emotional eating), il piluccamento.
Il trattamento elettivo per i pazienti con una diagnosi di DAI od affini è la terapia di gruppo, che si articola in sedici sedute a cadenza settimanale o quindicinale condotte da un medico psichiatra, da un dietista e da uno psicologo. Il lavoro in team multidisciplinare consente di individuare e trattare con profondità e specificità sia i meccanismi fisiopatologici che quelli psicologici e comportamentali alla base del problema, con l’obiettivo primario di ridurre le perdite di controllo alimentari.
Nel corso di ogni anno, si tengono due cicli di terapia di gruppo; mentre è in attesa dell’accesso al gruppo, l’utente viene seguito individualmente con colloqui psichiatrici o psicologici e visite dietistiche.
Alla fine del ciclo di sedute, il paziente viene rivalutato e sulla base del compenso clinico, viene orientato verso la partecipazione ai gruppi di auto-mutuo-aiuto per DAI, la prosecuzione individuale della terapia, la valutazione per idoneità alla chirurgia dell’obesità in caso di grave obesità.
ATTENZIONE: nel corso del trattamento non verranno prescritte diete dimagranti ma l’utente verrà aiutato a costruire un piano alimentare che mantenga in compenso il suo disturbo e stabilizzi il peso.
Da alcuni anni presso la ULSS4 Veneto Orientale è operativo un percorso integrato per la chirurgia della obesità nato dalla collaborazione tra il Centro disturbi alimentari e la UOC di chirurgia diretta dal dr. Francesco Fidanza.
Attualmente l'ambulatorio chirurgia bariatrica ha nel Medico Internista/Endocrinologo la figura centrale e di coordinamento del percorso di selezione del paziente per:
- la raccolta anamnesi ponderale e valutazione endocrinologica
- la valutazione dietistica
- l’invio a prima visita chirurgica di valutazione
- l’invio a visita psichiatrica dei pazienti per idonea valutazione clinica
L'accesso a tale percorso avviene tramite prenotazione al CUP.
Sulla base delle più moderne indicazioni scientifiche vengono presi in considerazione per il trattamento chirurgico della obesità utenti con le seguenti caratteristiche cliniche:
1. obesità patologica:
BMI\indice di massa corporea superiore a 40 oppure
BMI\indice di massa corporea superiore a 35 in presenza di complicanze o comorbilità organica (diabete, ipertensione, problemi osteoarticolari ecc.).
2. mancanza di risultati con trattamenti dietoterapici e /o farmacologici ripetuti.
Scarica il vademecum sulla chirurgia bariatrica.
Il trattamento ambulatoriale della obesità con trattamento chirurgico si snoda in due fasi successive: una fase per intervento ed una fase post intervento chirurgico.
Il trattamento ambulatoriale pre intervento ha l'obiettivo di valutare le condizioni psicofisiche dell'utente, individuare il trattamento chirurgico da effettuare e preparare la persona ad affrontare la fase post intervento nel migliore dei modi.
In questa fase gli utenti candidati al trattamento verranno valutati dal medico endrocrinologo dell'ambulatorio chirurgia della obesità che predisporrà l'iter clinico di valutazione. Una volta accertata l'indicazione e l'idoneità al trattamento, verrà concordato con il medico chirurgo la tipologia dell'intervento e gli aspetti organizzativi necessari.
Il trattamento ambulatoriale nel post intervento è un momento estremamente delicato nel percorso di cura della obesità. Nel primo periodo è molto importante che l'utente segua il regime alimentare già concordato in precedenza con i dietisti.
Secondo una cadenza prestabilita, ma che potrà essere modificata in caso di necessità, avranno luogo le visite di controllo chirurgiche e mediche nel corso delle quali avverrà il monitoraggio clinico e verranno forniti ulteriori consigli nutrizionali. Tali visite verranno programmate presso l'ambulatorio chirurgia obesità.
Durante l'intero percorso, l'utente potrà partecipare ai gruppi di auto aiuto, gestiti dalla associazione Fenice onlus, nel corso dei quali potrà confrontarsi con altre persone che hanno già eseguito l'intervento. Guarda il calendario degli incontri di gruppo http://www.feniceonlus.it/portogruaro.html .
COME ACCEDERE ALL'AMBULATORIO
ATTENZIONE: L'ambulatorio è rivolto esclusivamente a utenti per i quali è indicato il trattamento chirurgico per una condizione di grave obesità e non si occupa di altre condizioni di obesità né vengono prescritte dietoterapie.
L'accesso all'ambulatorio avviene su richiesta del medico di medicina generale o di un medico specialista. L'utente deve essere fornito di impegnativa per "visita ENDOCRINOLOGICA per chirurgia della obesità" e prenotazione al CUP.
l'ambulatorio per la chirurgia della obesità si trova presso il presidio ospedaliero di Portogruaro.
L’obesità si manifesta a causa di uno squilibrio fra introito calorico (assunzione di cibo) e spesa energetica (metabolismo basale, attività fisica e termogenesi), con conseguente accumulo dell’eccesso di calorie in forma di trigliceridi nei depositi di tessuto adiposo. Il grado di obesità, cioè l’eccesso di grasso, viene comunemente espresso con l’indice di massa corporea (body mass index, BMI), che si calcola dividendo il peso corporeo espresso in kg per l’altezza espressa in metri al quadrato: BMI = kg/m2.
L’Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS) definisce un individuo:
normopeso se ha un BMI < 25 kg/m2,
sovrappeso se ≥ 25 kg/m2,
obeso se ≥ 30 kg/m2.
La diagnosi di sovrappeso o obesità stabilita con il BMI dovrebbe essere integrata con l’impiego di indicatori diretti di adiposità e di distribuzione adiposa, che permettano un più agevole inquadramento nosologico dell’obesità e una classificazione descrittiva fondamentale ai fini dell’individuazione dei soggetti a maggiore rischio di morbilità; tra i più utilizzati per la semplicità vi e la circonferenza della vita, che fornisce un indice della distribuzione del grasso corporeo e delle possibili complicanze metaboliche associate. Una circonferenza della vita superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne viene considerata uno dei fattori di rischio cardiovascolare principali dall’ American Heart Association. In Italia il Ministero della Salute ha prodotto delle precise indicazioni sulla prevenzione, diagnosi e terapia dell’obesità e del diabete mellito nel 2011.
Il trattamento dell'obesità deve avvenire preferenzialmente a livello ambulatoriale. Nel corso del trattamento, insieme alla restrizione alimentare occorre introdurre un esercizio fisico di bassa intensita (aerobico) e di lunga durata (dai 30’ ai 60’ in base alle condizioni metaboliche del paziente). L’esecuzione di un programma di questo tipo corrisponde di fatto a un cambiamento radicale dello stile di vita del paziente, che va mantenuto anche dopo il raggiungimento del peso desiderabile in quanto è dimostrato che il cessare di fare ciò comporta un nuovo aumento di peso.
La chirurgia dell’obesità compare sulla scena medica internazionale oltre 30 anni fa. Negli ultimi due decenni si è imposta come uno dei campi chirurgici in maggior crescita, anche per la contemporanea epidemia di obesità cui stiamo assistendo.
LA CHIRURGIA BARIATRICA E' INDICATA PER PERSONE CON LE SEGUENTI CARATTERISTICHE: BMI ≥ 40 kg/m2 oppure BMI ≥ 35 kg/m2 in presenza di almeno una copatologia suscettibile di miglioramento dopo chirurgia (ipertensione arteriosa, sindrome delle apnee notturne, diabete mellito di tipo 2, malattie osteoarticolari invalidanti, steatosi epatica non alcolica ecc.). Fallimento di un trattamento medico, dietetico- nutrizionale e psicoterapeutico ben condotto per un periodo da 6 a 12 mesi (insufficiente o incostante calo ponderale). Corretta ed esauriente informazione del paziente. Valutazione multidisciplinare preoperatoria di alcuni mesi. Necessita compresa e accettata dal paziente di una sorveglianza medico-chirurgica postoperatoria per tutta la vita. Accettabile rischio operatorio.
LA CHIRURGIA BARIATRICA NON E' INDICATA NELLE SEGUENTI SITUZIONI: disturbi gravi e non stabilizzati del comportamento alimentare; dipendenza da alcool e da droghe; malattie con prognosi infausta a breve termine; controindicazioni all’anestesia generale; assenza di valutazione medica multidisciplinare preliminare; prevedibile incapacità del paziente di sottoporsi a sorveglianza medico-chirurgica postoperatoria a lungo termine disturbi cognitivi o mentali gravi;
La chirurgia bariatrica esprime la propria efficacia in quanto modifica l’anatomia del tratto digestivo. I meccanismi attraverso i quali essa agisce sono di due tipi: • meccanico-restrittivi, che permettono più facilmente di diminuire la quantità di alimenti assunti e quindi di osservare più facilmente le diete ipocaloriche; • metabolico-malassorbitivi che, più o meno selettivamente, alterano la digestione e l’assorbimento degli alimenti, in particolare degli alimenti grassi, diminuendo cosi l’apporto calorico.
Le tecniche chirurgiche possono essere classificate in tre gruppi:
• restrittive pure: - bendaggio gastrico regolabile, - gastroplastica verticale;
• malassorbitive: - derivazione bilio-pancreatica classica, - derivazione bilio-pancreatica con DS;
• cosiddette metaboliche: - bypass gastrico, - sleeve gastrectomia.